• Recupero Collegio dei Gesuiti

  • Recupero Collegio dei Gesuiti

Committente

Comune di Vibo Valentia

Date

2006-2019

Gruppo di Progetto

  • Marco Dezzi Bardeschi (capogruppo)

    COOPROGETTI Soc. Coop. (Gubbio, Reggio Calabria)

    arch. Margherita Catanoso

    arch. Anna Maria Repice

    arch. Massimo Morelli

    arch. Sergio Policaro

    ing. Giovanni Becattini

Prospetto Corso Umberto I

Prospetto Lato Est

Prospetto Lato Ovest

Descrizione

La struttura interessata si presenta allo stato attuale come un complesso sistema funzionale che mette in relazione più fruitori di un antico unico organismo: la ex scuola media, la chiesa e l’oratorio annesso, i locali piano terra fronte strada per attività varie.
L’intervento, prendendo spunto dalle indicazioni normative relative all’adeguamento sismico (per essere più corretti si tratterà di miglioramento sismico su edificio monumentale vincolato) tende a recuperare il senso di unicità dell’organismo originario prendendo atto della destinazione d’uso di scuola media con una sezione da parte del Comune.
In tale ottica, a parte gli interventi di recupero materico o più specificatamente strutturali per i quali sono state elaborate tavole tecniche allegate al progetto e relazioni esplicative, la proposta di intervento ripropone segni e memoria cercando di ricucire, secondo gli attuali canoni culturali, quanto uomini ed eventi hanno deteriorato durante la storia plurisecolare del Collegio. Le annotazioni storiche individuate tracciano, per la struttura in analisi, un percorso fatto di momenti di splendore e di momenti di abbandono culminati con il crollo dell’ala a SE/SO, determinando la lacerazione più condizionante di tutte le iniziative che negli anni sono state finalizzate al recupero soprattutto funzionale del manufatto.

Il Chiostro

Il chiostro/cortile è l’anima del collegio e quando questa viene meno in qualche modo è compromesso l’intero organismo.
La profonda convinzione che tale considerazione rispecchia lo stato dei fatti (vale per le cose ma vale anche per gli uomini!) ha portato ad individuare proprio nella voglia di ripristinare i segni essenziali del luogo il percorso quasi oggettivo per la ridefinizione del nuovo assetto funzionale.
Il chiostro/cortile diventa l’obiettivo primario dell’intervento che ne propone la riedizione secondo linguaggi e forme più consoni ai canoni culturali correnti ed alle modalità di interpretazione tecnologica dei sistemi costruttivi attuali: un nuovo corpo di fabbrica ad unica elevazione, con altezza corrispondente a quella del piano primo del Collegio (lato corte interna), completa l’antico portico, che con le sue peculiarità aggreganti recupera le caratteristiche di continuità e recupera le condizioni di reciprocità, anche se in modo diverso, dei quattro lati dell’organismo (al piano terra con il ripristino della percorrenza al coperto, al piano superiore con il collegamento esterno determinato dalla copertura piana praticabile del nuovo corpo di fabbrica). Il corpo aggiunto, con destinazione non residenziale, posto a ridefinire la quinta continua dell’antico chiostro si modula con gli stessi ritmi degli altri tre lati riproducendo misure e modanature quasi obbligate nel rapporto classico della tipologia espressa; cambiano i materiali (pietra bianca e mattoncini/listelli di laterizio) per marcare il nuovo intervento, ma restano immutati rapporti e sagome.
La corte descritta dal porticato avvolgente viene restituita al suo antico valore ambientale con una pavimentazione in laterizio ad “opus spicatum” contemporaneo, il trasferimento dell’archetipo figurale del pavimento a spina di pesce, dal campo applicativo tradizionale dei dispositivi a spessore, al mondo attuale delle “pelli sottili” di rivestimento create componendo un mosaico di macro-tessere, porta ad evidenti implicazioni positive in termini di economia e rapidità di posa, di alleggerimento delle strutture e di flessibilità di applicazione, i piccoli spazi verdi vengono riproposti a memoria dell’antica sistemazione del chiostro.
Con la previsione di questo nuovo corpo vengono riequilibrati i rapporti funzionali che consentono di meglio relazionare i due livelli principali di fruizione.

Nord Italia

via Aselli 18

20133 Milano (MI)

Sud Italia

viale Kennedy 6

89900 Vibo Valentia (VV)

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